In campagna, i mesi di maggio e giugno sono caratterizzati dall’arrivo delle lucciole, minuti insetti in grado di illuminare l’oscurità delle sere di fine primavera. Il loro periodo è molto breve, in contrasto con quello delle zanzare, che fanno capolino in quegli stessi giorni con l’obiettivo di assillarci per tutta la stagione. Lucciole e zanzare sono due manifestazioni dell’essenza della natura, ma anche, metaforicamente, della vita. Sono i due modelli a cui si ispira questa silloge: poesie che, a seconda dei contesti, dei soggetti, dei metri, possono essere carezze o punture.

Non scriverò nulla che non sia già scritto nell’introduzione del libro (che si può leggere nell’anteprima su Amazon)… si tratta del mio primo libro di poesie, anche se in realtà è la prima “metà” (perché l’altra metà l’ha scritta Mario De Rosa, che non elogerò più del necessario in quanto il mio giudizio è irrimediabilmente pregiudicato dall’amicizia). E pensare che al liceo i poeti li sfottevo (Mario compreso). Karma, mi sa.

Dopo 2 anni a scrivere le poesie e un bel po’ di tempo speso a sceglierle, ordinarle, rivederle, impaginarle e rivederle ancora, con svariate bozze imperfette e un certo ritardo rispetto a quanto ci aspettavamo… eccolo qua. Si può acquistare da Amazon, sia in formato cartaceo che ebook. Gli utenti Kindle Unlimited possono leggerlo gratis (si può fare il periodo di 30 giorni di prova gratuito!).
In coda, ho aggiunto i due sonetti che danno il titolo alla raccolta.


Delizia pura
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❤️😊 Se hai kindle unlimited (o puoi ancora fare il periodo di prova) puoi leggerlo tutto gratis 🍀
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L’ho farò volentieri
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te l’ho rubato 😉
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Prego, fai pure 😆
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😊
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